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Showing posts from October, 2022

Sono una matita

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Sono una matita magica, con un involucro morbido e coloratissimo, amata da tutti quelli che la vedono.  Ma sono poche le persone che possono dire di aver visto questa matita scrivere e lasciare un segno indelebile nelle loro vite. Quelle sono le persone che sono andate oltre l'involucro esterno, che hanno voluto andare oltre le apparenze. E quelle persone hanno visto questa matita scrivere con colori sgargianti o con tenui colori pastello, e a volte anche con tutti i colori insieme. Ma quando questa matita scrive con il nero, quelli sono i giorni in cui preferisco stare da sola col mio diario e lasciare che il mio inchiostro scorra libero sulle pagine vuote, senza far soffrire nessuno.  Quelli sono giorni in cui non voglio ascoltare né essere ascoltata perché non voglio la pietà di nessuno, e non voglio nemmeno che mi si dica "vedrai che andrà meglio" perché io so che non andrà meglio. Quelli sono i giorni in cui la paura entra dentro la mia anima e l'involucro esteri

Lettera a me stessa, trent'anni fa

Cara Renata, Stai per sposarti. Oh, ricordo bene quello che stai passando, quel forte desiderio di essere finalmente indipendente, di fare la tua vita senza doverne dare conto a tua madre, nostra madre. Ricordo quel bisogno di "essere moglie" e sentirti amata.  Ricordo bene quel conflitto interiore, quel desiderio di essere apprezzata da tua madre, nostra madre, per quella che sei.  Ma ricordo anche che a quell'età non volevi sentirti dire da nessuno cosa fare, come comportarti, men che meno da tua madre o da una te stessa più anziana. Nessuno capiva, o almeno così pensavi, la tua solitudine, la tua sofferenza. Le tue sorelle e tuo fratello sono ormai andati avanti con le loro vite, stanno costruendo le loro famiglie, il loro futuro. Ora tocca a te costruire la tua ma non sai come dirlo a tua madre. Cara Renata, Potrei dirti che la strada che stai per intraprendere non è quella giusta, che sposarti non è la soluzione e che a breve divorzierai.  Potrei dirti che il 30 Apri

Cosa Come Perché

Su Instagram seguo una Life Coach specializzata per pazienti oncologici. L'altro giorno ha dato un esercizio che mi è piaciuto molto perché c'era da scrivere! Immagina di aver realizzato il tuo obiettivo da sei mesi. Ecco qual'è il mio obiettivo e come immagino di averlo realizzato. Sensibilizzare la comunità su cosa significa cancro metastatico perché pochi lo sanno, e molti non lo vogliono sapere. Voglio sensibilizzare la ricerca specifica sul cancro metastatico perché questo è un cancro che non ha cura, da cui non si guarisce. La chiamano malattia terminale , un termine orribile. Voglio cambiare il titolo di questa storia. COSA Cosa è cambiato quando l'hai realizzato? Che sensazioni provi? Cosa vedi? Chi c'è intorno a te? Ho raccontato la mia storia durante una cerimonia e ho raccontato come vive una persona che ha un cancro metastatico. Ora i notiziari locali ne parlano e io sono riuscita a puntare i riflettori sulla ricerca specifica per il cancro metastatico.

Cose che pochi, per fortuna, sanno

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L'ignoranza generale dilaga. Si legge sempre meno, peccato, ci si informa meno, o meglio, ci si informa dalle fonti sbagliate. Qualcuno crede che i social siano una fonte attendibile. Ho sentito gente (anche persone di un'età in cui si potrebbe sperare in un briciolo di maturità in più) dire, "Ho letto su feisbuk che c'è una nuova cura". Pazzesco. Ci sono due errori gravi in una frase tanto semplice: uno - se lo dice faccialibro non è detto che sia vero; due - non esiste un solo tipo di cancro al seno quindi la cura che funziona per un tipo, non è detto che funzioni per un altro. E c'è un terzo elemento che tutti ignoriamo: ogni individuo è diverso. Ho conosciuto donne col mio stesso tipo di cancro che hanno riscontrato una forma di allergia ad uno dei farmaci che assumo io.  Alla visita di settembre la dottoressa mi aveva consigliato di prendere l'Imodium tutti i giorni per una settimana, per vedere se la situazione si sarebbe risolta. Eccome se si è riso

Il mio trionfo

 Durante l'incontro odierno di "Expressive Writing - Reflect and Recharge" (Scrittura espressiva - Rifletti e Ricaricati), abbiamo letto due poesie interessanti, la seconda in particolare.  Parla della bellezza e della forza di una cavalla, con un cuore di quattro chili che pulsa dentro, una cavalla che vince la sua corsa a testa alta, restando sempre una "signora". Un'immagine bellissima. Il conduttore ci ha poi chiesto di riflettere sui nostri personali trionfi. Be', inutile dire che tutte noi ci sentiamo trionfanti anche solo ad alzarci dal letto la mattina, nonostante i dolori in tutto il corpo.  Io personalmente mi sento trionfante ad andare in piscina ogni mattina e a nuotare un miglio. Qualcosa che per molti può essere una banalità, ma davvero, io sento di aver vinto una medaglia d'oro alla fine di ogni nuotata.  Trionfo ogni volta che riesco a sconfiggere quelle giornate in cui tutto mi sembra triste, brutto, nero, quelle giornate in cui l

La schiena è importante

Ci si rende conto dell'importanza della schiena solo quando duole. Dovremmo tutti investire del tempo nella correzione della nostra postura, possibilmente fin da giovani, così da non trovarci da anziani con dolori incredibili. Ho cominciato la fisioterapia. La fisioterapista, Casey, è specializzata nel trattamento dei pazienti oncologici. E' molto delicata, e si interessa al paziente. Ieri per la prima volta ho potuto vedere la differenza fra lei e dei suoi colleghi: i colleghi spiegavano al paziente l'esercizio e poi non parlavano più. Casey invece chiacchiera, intrattiene il paziente. I vantaggi? 1. ci si accorge meno della durata dell'esercizio; 2. ci si sente importanti, il paziente non è solo un paziente ma c'è uno scambio di idee e cultura; 3. aiuta la respirazione durante l'esercizio. Quindi ne beneficiano corpo e mente. Prima di cominciare la fisioterapia, non potevo stare in piedi per più di 6 o 7 minuti. Preparare un'insalata mi richiedeva una paus