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Showing posts from September, 2023

Il mal di stomaco

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 Non è facile spiegare quali sono i miei problemi di stomaco, ma ci provo, per dovere di cronaca. Cominciamo dal mal di stomaco, che vorrei fare un rutto megagalattico e non mi riesce. Lo stomaco si gonfia e se sto seduta si schiaccia e fa ancora più male. Quindi sono costretta a stare sdraiata o semi-sdraiata per non schiacciarlo. E' un dolore che si calma mentre mangio, ma appena smetto di mangiare ricomincia. Dovrei mangiare in continuazione. Per soppravvivere al lavoro, mi porto dei pezzi di pane tostato, perché fresco non mi garba, e me li sbocconcello di tanto in tanto. Poi c'è la nausea che non è proprio nausea, nel senso che fame ce l'ho e quando guardo video e foto di prelibatezze culinarie, mi lecco i baffi e vorrei mangiarmi di tutto. E infatti ci provo a preparare prelibatezze. Poi quando le metto in bocca, tutto ha un sapore orrendo, metallico, anche l'acqua mi fa schifo e fatico a bere. Addirittura mi dà fastidio deglutire la mia stessa saliva.  ( Per favo

Il potere dell'esercizio fisico

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 Chi mi conosce lo sa, l'esercizio fisico non è mai stato proprio il mio chiodo fisso. Sì, ho fatto tanto nuoto, ho giocato tanti anni a softball, ma non sono mai stata particolarmente brava e la pigrizia mi seguiva ovunque andavo. Senza contare l'amore per il buon cibo che mi impediva di ottenere buone performance in ambito sportivo. Questo fino a qualche anno fa, il 2019 per l'esattezza, dopo l'intervento di isterectomia.  Ero arrivata ad un punto in cui non riuscivo nemmeno più a guardarmi allo specchio per quanto stavo ingrassando. Allora ho deciso che era ora di fare qualcosa e ho cominciato a sfruttare la palestra andandoci in principio tre volte a settimana, per poi arrivare ad andarci tutti i giorni.  Non stavo diventando un'acciughina, sia chiaro, ma almeno stavo trasformando un po' di quella ciccia in muscoli e mi faceva sentire meglio. Quando, dopo la pandemia, hanno riaperto la piscina, ho pensato di riprendere la mia vecchia passione per il nuoto e

Il Catarifrangente

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 Non è che non voglio festeggiare, non ci riesco, non ancora. Ho ancora tante cose a cui pensare e tante paure da affrontare. E devo ancora abbracciare i miei figli, i loro abbracci mi danno la vera forza. Ci sono alcuni pensieri che mi viaggiano nella testa dovuti al fatto che nel corso di questi mesi sono entrata in contatto con tante donne, ovunque nel mondo, che hanno fatto l'intervento di mastectomia. Tanta gente pensa che l'intervento di mastectomia sia una ricostruzione del seno. SBAGLIATO! Nell'intervento di mastectomia SCAVANO. Ti portano via buona parte del muscolo e se, come nel mio caso, ci sono anche i linfonodi coinvolti, scavano fin sotto l'ascella per togliere tutto.  E poi? Eh, poi viene il bello. Non solo i dolori, ma la riabilitazione. E poi, togliendo i linfonodi, c'è il forte rischio di sviluppare il linfedema. I linfonodi hanno il compito di filtrare il fluido linfatico intrappolando eventuali batteri e chiamando i linfociti (globuli bianchi de

Cinquecentoventinove giorni

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 Per i passati 529 giorni nella mia testa ho dato vita a 529 diversi film. Quando ti dicono "Hai un male terminale", ne passano di cose per la testa. Ogni notte, e spesso anche di giorno, soprattutto ultimamente con la nuova terapia, ho immaginato la mia morte.  Chiunque abbia un male terminale, a meno che non sia in totale diniego, pensa alla propria morte, o meglio, alle persone che lasciamo. E ultimamente ho avuto dei giorni, due per essere precisi, in cui stavo talmente male che pensavo fosse arrivato quel momento. Una mattina di alcuni mesi fa, la ricordo bene, mi è venuta la malsana idea di  gugolare  "cancro al seno metastatico aspettative di vita".  Sì, lo so che sono statistiche del casso, che ci sono tante variabili in gioco, prima fra tutte il singolo individuo e la testa che ci mette . Ma ho voluto farlo e la prima risposta è stata... UN ANNO E MEZZO Che ansia mi è presa. Ho chiuso e mi sono messa a navigare su Instagram. Ma non l'ho mai dimenticato.

Salterei di gioia, se ne avessi le forze.

 Immagino che la maggior parte delle persone che leggono questo blog siano persone che mi conoscono e che leggono anche i miei post su Instagram, quindi sapete già la bella notizia. Ma nel caso ci fosse qualcuno di passaggio che non sa niente, racconto brevemente cos'è successo. E' stato durante il  primo incontro con l'oncologo , ad aprile del 2022, che per la prima volta ho capito che avevo le metastasi. Ma soltanto diversi mesi dopo l'ho davvero accettato. Accettarlo significa che ho innanzitutto compilato quel maledetto modulo con i "living will", le proprie volontà e la nomina di una persona autorizzata a decidere per me nel caso io non fossi in grado di intendere e di volere. Un modulo che, ho scoperto, in caso di cancro al IV stadio è obbligatorio in questo stato. Senza quel modulo, sarebbe una corte a decidere per me, non mio marito o i miei discendenti. Non è stato facile compilarlo ma una volta fatto mi sono sentita sollevata. A quel punto ho anche c