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Un nuovo progetto

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 Era da un po' che ci pensavo. Da tanto tempo pensavo che volevo fare qualcosa, volevo parlare di quello che mi è successo e che ancora mi sta accadendo.  Non potevo pensare di non trarne qualcosa di utile e questo blog non sta facendo molta strada.  E così, qualche settimana fa, mentre ascoltavo un podcast, mi è venuta un'idea: potrei fare un podcast! Allora mi sono messa a studiare tutto il possibile sulla materia. Ok, avevo tutto pronto, mancava solo un nome. Ed è arrivato in mio soccorso mio marito che ha trovato il nome giusto:  THE COZY HAWTHORN E' in inglese perché... perché amo le sfide e perché voglio incrementare la mia audience. Perché il nome Cozy Hawthorn?  Hawthorn è il biancospino, una pianta con un fiore bellissimo e profumato, ma attorniato da spine, come protezione, difesa. Un simbolo particolare. Un percorso spinoso prima di raggiungere il fiore. Ma anche Cozy, accogliente, intimo, perché questo podcast sarà come un salotto, voi seduti comodi, e io vi rac

Non si può capire

Da quando sono stata operata, e ancor più dopo che ho finito anche le radiazioni tante persone mi hanno detto frasi del tipo: "Bene, ora è tutto finito" qualcuno ha anche azzardato aggiungere "puoi dimenticare questa brutta storia". NO! Di sicuro MAI dimenticherò questa "storia". È impossibile perché il cancro cambia radicalmente la nostra esistenza. E nel mio caso ha cambiato anche il mio corpo, cosa di cui non mi vergogno, sia chiaro. E ancora NO! Non è tutto finito. Ho due medicine da prendere ogni giorno per due anni, ed entrambe hanno effetti collaterali. Avrò la TAC da fare inizialmente ogni 3 mesi, poi si vedrà e l'attesa dell'esito è angosciante. Ma non è solo questo. Purtroppo per chi ha già avuto un cancro, la probabilità di una recidiva sono maggiori. E proprio oggi ho saputo di un' amica che deve ricominciare e la notizia mi ha lasciata col magone. Quindi, niente è finito. Come si dice qui, CANCER SUCKS!

Buon San Valentino... a me stessa.

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Nella sessione di ieri di Scrittura Espressiva, abbiamo provato a scrivere una lettera d'amore a noi stesse. Non è una cosa facile da fare, anche perché non so se ho mai scritto una lettera d'amore, tanto meno a me stessa, ma ci ho provato. Carissima Renata, non sto qui a ricordarti tutto quello che hai passato, tutto quello che il tuo corpo ha dovuto subire, perché non c'è giorno che non te ne ricordi, giusto? Insomma, basta che ti guardi allo specchio per ricordartelo.  No. Io sono qui per ricordarti di amarti, di amare il tuo nuovo strano corpo. Sono qui per ricordarti che sei una persona straordinaria, non per quello che hai saputo affrontare, io e te sappiamo che non avevi scelta, ma perché nonostante quello che hai affrontato, nonostante quello che ancora devi affrontare, hai mantenuto integra la tua anima, la tua solarità, la tua voglia di vivere. No, quest'ultima forse è addirittura aumentata.  Sono qui per ricordarti di concederti sempre del tempo per te stessa

Ancora stento a crederci

Venerdì scorso ho visto l'oncologo per fare il piano per la terapia cosidetta di mantenimento. La terapia che si fa una volta fatta la chemio, l'intervento, e la radioterapia. Dopo 18 mesi (DICIOTTO) di chemioterapia, dopo l'intervento di mastectomia bilaterale, dopo 21 sedute di radioterapia, dopo tre mesi di fisioterapia, per i prossimi due anni dovrò solo prendere una pillola di ormoni ogni giorno. Ancora non mi par vero che non avrò più infusioni da fare, che l'unica cosa che ho da fare ora, oltre a controlli regolari ogni 6 mesi, è PRENDERE UNA PILLOLA e anche piuttosto piccolina. Per ora, dopo una settimana, abbastanza innocua. Che ci sia anche lo zampino di mia mamma che mi protegge da lassù? Mi piace credere che sia così. 

Il supporto del gruppo

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 Oggi sono andata a pranzo con il gruppo del LiveStrong®, ricordate che ve ne avevo parlato la scorsa estate? Non è sempre facile vederci, ognuno coi propri acciacchi, le proprie visite, le terapie e qualcuno che magari quel giorno non ha proprio voglia di uscire. Ma quando ci riusciamo è bello stare insieme.  Siamo un grruppo bizzarro, e forse, non ci fossimo conosciuti durante il programma, mai saremmo usciti insieme a pranzo perché siamo molto differenti e con realtà molto diverse. Ma abbiamo tutti una cosa in comune: abbiamo o abbiamo avuto il cancro e ancora combattiamo con gli effetti collaterali delle terapie. Chiunque ascoltasse i nostri discorsi, scapperebbe. Parliamo di morte, di depressione, di paura, di dolori, di diarrea, di flebo... discorsi che uno direbbe "Ma perché non parlate d'altro?". E invece noi ci incontriamo proprio per quello, perché solo fra di noi possiamo parlare di certi argomenti, e solo noi riusciamo davvero a capirci e a rispettarci nonosta

Prima. Durante. Dopo.

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 Oggi, dopo due anni sono andata dalla parrucchiera. Quando sono stata da lei, due anni fa, non pensavo che invece dei soliti due mesi avrei dovuto aspettare due anni. Non immaginavo che sarei andata all'inferno e ritorno prima di tornare dalla parrucchiera. In realtà, per come stavano le cose anche solo sei mesi fa, non pensavo proprio ci sarei più tornata dalla parrucchiera.  Concedermi questa coccola, con tanto di massaggio al cuoio capelluto, è stata la mia mezz'ora di gloria! Ah, per chi se lo stesse chiedendo, non tornerò mai più rossa. Adoravo i miei capelli rossi, ma tutto è cambiato, anche io sono cambiata, e amo la nuova me. Amo i miei capelli bianchi e ogni volta che mi guardo allo specchio, vedo lo spirito guerriero che c'è in me. 

Amor Fati

 Ieri sera, grazie a mia figlia, abbiamo guardato A Good Person , film che consiglio a tutti, non solo per la storia bellissima e ricca, ma anche per la recitazione sublime di Morgan Freeman e Florence Pugh. Ma non sono qui per fare una recensione al film. Il film mi ha portato a conoscenza del concetto di Amor Fati , un concetto filosofico che sento " mio ". Dal latino, amor fati significa Amore del fato , amore del destino.  Si parte dal concetto che esiste un disegno superiore per ognuno di noi, e questo già lo sapevo. Un disegno a cui non possiamo sottrarci, nemmeno nascondendoci in una foresta. Il destino esiste e non possiamo cambiarlo, bello o tragico che sia. Siamo padroni di piccoli cambiamenti, ma il macro disegno è prestabilito alla nascita.  E quindi? E quindi non ci resta che accettarlo questo fato, e amarlo. E trarre da esso il meglio che possiamo.  Avete presente il film Ricomincio da Capo  (The Groundhog Day)? Phil non aveva alternative, quel giorno l'avre