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Showing posts from February, 2024

Buon San Valentino... a me stessa.

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Nella sessione di ieri di Scrittura Espressiva, abbiamo provato a scrivere una lettera d'amore a noi stesse. Non è una cosa facile da fare, anche perché non so se ho mai scritto una lettera d'amore, tanto meno a me stessa, ma ci ho provato. Carissima Renata, non sto qui a ricordarti tutto quello che hai passato, tutto quello che il tuo corpo ha dovuto subire, perché non c'è giorno che non te ne ricordi, giusto? Insomma, basta che ti guardi allo specchio per ricordartelo.  No. Io sono qui per ricordarti di amarti, di amare il tuo nuovo strano corpo. Sono qui per ricordarti che sei una persona straordinaria, non per quello che hai saputo affrontare, io e te sappiamo che non avevi scelta, ma perché nonostante quello che hai affrontato, nonostante quello che ancora devi affrontare, hai mantenuto integra la tua anima, la tua solarità, la tua voglia di vivere. No, quest'ultima forse è addirittura aumentata.  Sono qui per ricordarti di concederti sempre del tempo per te stessa

Ancora stento a crederci

Venerdì scorso ho visto l'oncologo per fare il piano per la terapia cosidetta di mantenimento. La terapia che si fa una volta fatta la chemio, l'intervento, e la radioterapia. Dopo 18 mesi (DICIOTTO) di chemioterapia, dopo l'intervento di mastectomia bilaterale, dopo 21 sedute di radioterapia, dopo tre mesi di fisioterapia, per i prossimi due anni dovrò solo prendere una pillola di ormoni ogni giorno. Ancora non mi par vero che non avrò più infusioni da fare, che l'unica cosa che ho da fare ora, oltre a controlli regolari ogni 6 mesi, è PRENDERE UNA PILLOLA e anche piuttosto piccolina. Per ora, dopo una settimana, abbastanza innocua. Che ci sia anche lo zampino di mia mamma che mi protegge da lassù? Mi piace credere che sia così. 

Il supporto del gruppo

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 Oggi sono andata a pranzo con il gruppo del LiveStrong®, ricordate che ve ne avevo parlato la scorsa estate? Non è sempre facile vederci, ognuno coi propri acciacchi, le proprie visite, le terapie e qualcuno che magari quel giorno non ha proprio voglia di uscire. Ma quando ci riusciamo è bello stare insieme.  Siamo un grruppo bizzarro, e forse, non ci fossimo conosciuti durante il programma, mai saremmo usciti insieme a pranzo perché siamo molto differenti e con realtà molto diverse. Ma abbiamo tutti una cosa in comune: abbiamo o abbiamo avuto il cancro e ancora combattiamo con gli effetti collaterali delle terapie. Chiunque ascoltasse i nostri discorsi, scapperebbe. Parliamo di morte, di depressione, di paura, di dolori, di diarrea, di flebo... discorsi che uno direbbe "Ma perché non parlate d'altro?". E invece noi ci incontriamo proprio per quello, perché solo fra di noi possiamo parlare di certi argomenti, e solo noi riusciamo davvero a capirci e a rispettarci nonosta