Pile ricaricate. Si riparte.
Tanti anni fa, forse era alle elementari, mia figlia fece questo disegno. Mi è sempre piaciuto molto per il significato che gli ho dato, e ora mi casca proprio a fagiuolo, perché ho tante cose, tante idee e tanti pensieri nella testa. Ma andiamo con ordine. Be', ci provo dai! Vi avevo lasciati ai postumi della terribile chemio e ieri sera, cercando di dormire, sono giunta ad alcuni pensieri. Saranno forse un po' disordinati, ma li metto giù come vengono Immagino una galleria, lunga buia, stretta, e anche maleodorante di gas di scarico stagnanti. E' come mi sentivo in quei giorni, stesa a letto, senza le forze per fare altro, anche pensare mi costava fatica. E la cosa che più mi angustiava era IL TEMPO . Quel maledetto tempo! Diamo per scontato di averne tanto davanti, ma in realtà non sappiamo quanto ne abbiamo, e io, come tutti quelli come me che ogni giorno camminano mano nella mano con un "terminal disease" (che parola orribile e ringrazio il mio oncologo per