Lettera a me stessa, trent'anni fa

Cara Renata,

Stai per sposarti.

Oh, ricordo bene quello che stai passando, quel forte desiderio di essere finalmente indipendente, di fare la tua vita senza doverne dare conto a tua madre, nostra madre. Ricordo quel bisogno di "essere moglie" e sentirti amata. 

Ricordo bene quel conflitto interiore, quel desiderio di essere apprezzata da tua madre, nostra madre, per quella che sei. 

Ma ricordo anche che a quell'età non volevi sentirti dire da nessuno cosa fare, come comportarti, men che meno da tua madre o da una te stessa più anziana. Nessuno capiva, o almeno così pensavi, la tua solitudine, la tua sofferenza. Le tue sorelle e tuo fratello sono ormai andati avanti con le loro vite, stanno costruendo le loro famiglie, il loro futuro. Ora tocca a te costruire la tua ma non sai come dirlo a tua madre.

Cara Renata,

Potrei dirti che la strada che stai per intraprendere non è quella giusta, che sposarti non è la soluzione e che a breve divorzierai. 

Potrei dirti che il 30 Aprile 2021 riceverai una delle peggiori notizie della tua vita, la seconda la riceverai undici mesi dopo. Ma non sarebbe giusto. La morte fa parte della vita, ci mette in faccia le nostre fragilità, ma ci rende più forti allo stesso tempo.

Siamo fatti anche di queste cose.

Potrei anche dirti di farti fare un approfondito check-up nell'estate del 2021 perché svilupperai un cancro al seno. 

Ma dirti tutto questo non sarebbe giusto. Dirti quali sono gli errori che stai per fare non ti impedirà di farne degli altri di cui io non so nulla e quindi non posso aiutarti. E chi mi garantisce che non saranno peggiori? Impedirti di fare quegli errori, ti impedirebbe anche di fare le cose meravigliose che hai fatto. Diventeresti una persona completamente differente da quella che sei ora. E a me piace quella che sei diventata. A me piace quello che alla fine hai saputo fare con la tua vita. Sei diventata una persona forte e bella, soprattutto dentro. E lo sei diventata proprio grazie al percorso che hai fatto, hai sbagliato, sei caduta, ma ti sei rialzata e dagli errori hai imparato e hai tratto forza per andare avanti.

Una cosa però te la voglio dire, mia cara Renata.

Sii sempre fiera di ciò che sei, della madre meravigliosa che sei diventata. Continua a credere in Dio, nel Dio che ti sostiene nei momenti difficili e ti fa gioire delle piccole cose. E credi anche in te stessa. Usa il tuo passato per migliorare il tuo presente. Al futuro ci penserai domani.

Sii paziente, aspetta con pazienza e vedrai che un giorno i tuoi sogni si avvereranno. Non tutti, ma alcuni sì, altri si modificheranno strada facendo. Ci sono sogni che richiedono una forza che alla tua età ancora non hai. Ma sii paziente e vedrai che quando sarai pronta, quei sogni diventeranno realtà. 

Ti voglio bene, cara Renata


Comments

  1. Come dico sempre: ti lovvo, amica mia!
    A me piace molto la Renata che conosco e non credo vorrei cambiarla con un'altra versione. Sei una persona straordinaria, circondata da una famiglia straordinaria.
    Te lo ripeto... ti lovvo, amica mia!

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