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Showing posts from October, 2023

Lessico familiare

 Per una volta scrivo un post che non ha nulla a che vedere col cancro! Domenica c'era qui mio figlio e, metre io lavoravo all'uncinetto, lui e il padre guardavano una partita. Silenziosamente assistevo ai loro scambi di battute e mi divertivo ad immaginare una persona esterna alla nostra famiglia che cercava di capire quello che si dicevano. Già, perché la maggior parte delle espressioni che usavano fanno parte del nostro lessico familiare. Un lessico costruito nel corso degli anni, basato su viaggi, avventure, episodi familiari o scolastici.  Come succede in ogni famiglia. Come è successo nella mia famiglia di origine. Il lessico familiare crea la famiglia, la rende unica nel suo genere. E mi chiedo che lessico costruiranno i miei figli coi loro partner. Sarà in inglese? In italiano? O un mix delle due lingue? Chissà. Ma quanto è bello ogni tanto ricordare come sono nate certe espressioni?

Mirò e i miei sogni

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Mirò mi è sempre piaciuto. Amo i colori, vivaci o pastello, purché siano colori. Guardare un'opera di Mirò per me è come guardare le nuvole in cielo, ognuno ci può vedere una forma diversa, ciò che più la fantasia ti ispira. Mi guardo allo specchio mezza nuda e ci potrei immaginare un Mirò. Linee astratte, curve, punti rossi, onde colorate, gialle, viola, blu, verdi. E fra pochi giorni il quadro cambierà e ci saranno colori diversi, e poi ancora altri. Fin quando, un giorno, le linee si definiranno su un rosa scuro e non ci saranno più le curve colorate. Non mi fanno paura.  Ci vedo forza, coraggio, tenacia, amore folle per la vita . Ci vedo l'amore per mio marito, per i miei figli. L'amore per un futuro di cui mi sono riappropriata con violenza. Ci vedo la paura, tanta, che mi ha accompagnata per i passati 18 mesi. Ci vedo dolore, sì, ma anche speranza, tanta, passione, tanta e gioia, tantissima. Senza quei segni i miei sogni non sarebbero possibili.  Non mi fanno paura. L

Normalità

 Più di un anno fa, in questo  post , parlavo di normalità. Oggi questo discorso è venuto fuori di nuovo parlando col gruppo whatsapp. Ma cos'è la normalità? Torneremo più alla " normalità "? Be', se per vita normale si intende quella prima del cancro, non la rivoglio, grazie. Quella è la vita che mi ha portata al cancro, quindi ne faccio a meno. La nuova me ora ha i capelli cortissimi e bianchi, ha perso un po' di chili e di questo ne gioisco (spero davvero di non riprenderli!).  La nuova me ha imparato un sacco di cose belle su se stessa, sulle persone che la circondano, e sul significato di felicità. La nuova me a volte è un po' più rude, ma spesso è davvero necessario. Non posso proprio accettare alcune situazioni che prima fingevo di tollerare, mentre altre cose superficiali ho imparato a farmele scivolare addosso. La nuova me ora è piatta e al posto del seno ha due enormi cicatrici, una orizzontale e una verticale. Cicatrici che "vesto" con org

Femminilità e Seno. O Seno e Femminilità.

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Chi mi conosce sa cosa penso dei tatuaggi e sa che li detesto. Questa però potrebbe essere una di quelle eccezioni che potrebbero farmi cambiare idea. Forse! Ma non è di questo che voglio parlare in questo post. Nei giorni scorsi, alcune persone, sia di famiglia che esterne, mi hanno chiesto perché non ho optato per la ricostruzione. E poi mi hanno detto " Be', potrai sempre scegliere di farla dopo ". Ma anche no! Ho scelto di non fare la ricostruzione, ma prima di spiegare su cosa ho basato la MIA  decisione, è importante fare un paio di precisazioni: 1. Per DICIOTTO mesi, anche se mi dicevano che ero inoperabile perché si pensava fosse un cancro metastatico, mi sono sempre immaginata che un giorno mi sarei potuta fare l'operazione. Quindi per DICIOTTO mesi ho fatto riflessioni e ricerche per giungere alla decisione finale. Non è stata una decisione presa in quattro e quattr'otto, senza rifletterci. 2. La scelta finale è solo MIA . Mio marito ha avuto voce in c

Tu chiamale se vuoi Emozioni

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 Quanto amo emozionarmi. Le emozioni sono il mio nutrimento e se sono emozioni belle, ancora meglio.  Essere nervosa per qualcosa, piangere, essere felice, essere tanto su di giri da non riuscire a dormire, essere spaventata, terrorizzata, sentirmi forte, sentirmi amata, sono tutte emozioni che mi fanno sentire viva. E sono tutte emozioni che ho provato in questi ultimi giorni. Sono stata nervosa per l'incontro col chirurgo, fondamentalmente perché sapevo che sarei uscita dal suo studio con la data del mio intervento (10 Ottobre, per chi ancora non lo sapesse), ma anche perché non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Invece è rimasto positivamente colpito dalla risposta alla chemio. Sì, perché la chemio precedente, fatta fra aprile 2022 e febbraio 2023, non è stata così efficace e nel momento in cui l'ho interrotta, il mostro si è immediatamente svegliato e si è divulgato alla pelle. Invece quest'ultima, per quanto sia stata dura da sopportare, almeno ha fatto bene il suo la