Cinquecentoventinove giorni

 Per i passati 529 giorni nella mia testa ho dato vita a 529 diversi film.

Quando ti dicono "Hai un male terminale", ne passano di cose per la testa. Ogni notte, e spesso anche di giorno, soprattutto ultimamente con la nuova terapia, ho immaginato la mia morte. 

Chiunque abbia un male terminale, a meno che non sia in totale diniego, pensa alla propria morte, o meglio, alle persone che lasciamo. E ultimamente ho avuto dei giorni, due per essere precisi, in cui stavo talmente male che pensavo fosse arrivato quel momento.

Una mattina di alcuni mesi fa, la ricordo bene, mi è venuta la malsana idea di gugolare "cancro al seno metastatico aspettative di vita". Sì, lo so che sono statistiche del casso, che ci sono tante variabili in gioco, prima fra tutte il singolo individuo e la testa che ci mette. Ma ho voluto farlo e la prima risposta è stata...

UN ANNO E MEZZO

Che ansia mi è presa. Ho chiuso e mi sono messa a navigare su Instagram. Ma non l'ho mai dimenticato. Quell'informazione, nonostante tutte le variabili, è rimasta lì, in un angolo del mio cervello. Il bello è che dimentico cose che mi sono state dette ieri, ma quello non l'ho dimenticato. Un anno e mezzo sarebbe fra 20 giorni... i primi di Ottobre... 

Ma in generale, a parte quelle due volte citate sopra, mai mi sono sentita come una malata terminale. E mai ho voluto sentirmi tale. Anche quando stavo talmente male, stesa sul letto senza la forza di alzarmi, pensavo a tutte le cose belle che potevo fare anziché starmene lì a patire. Ma proprio non ci sarei riuscita.

Non ho mai smesso di nuotare. Ho rallentato per mancanza di forze, ma anche se solo per sguazzare in acqua, ci sono andata. L'acqua è una meraviglia, è terapeutica e la consiglio a tutti. 
Sono entrata nel programma LiveStrong® per pazienti oncologici con un'intensa attività fisica che ci aiuta a riprendere possesso del nostro equilibrio e dei nostri muscoli deteriorati dalle chemio.

Non mi sono mai persa d'animo. Non c'è nel mio DNA il concetto del "perdersi d'animo".

Proprio ieri una delle signore che incontro al circolo dell'uncinetto, mi ha chiesto come faccio ad essere sempre così di buon umore e grintosa con tutto quello che sto passando. Le ho detto che innanzitutto amo troppo la vita per perdermi d'animo e passare il resto dei miei giorni a piangermi addosso, e poi, diciamolo, ho un marito e due figli (più due) talmente meravigliosi che chiunque lotterebbe con ogni cellula del corpo per restare in vita. Senza contare la speranza, un giorno, senza fretta, di diventare nonna.

E quando ieri, parlando con l'oncologo degli esiti della PET, mi sono sentita dire che vedendo le mie condizioni iniziali e la grandezza e l'aggressività del mio cancro, non mi dava molte speranze, ho capito che ho una forza e una voglia di vivere che nessuno si aspetta che io abbia.

Non sapeva con chi aveva a che fare!

Ma ora voglio vivere il presente. Non voglio rimpiangere i passati 529 giorni. Qualcuno dice che ho "sprecato" quei 529 giorni. Invece no. Non ho sprecato un singolo giorno di quei 529, ed ho scoperto tantissime cose belle di me e delle persone che ho accanto. Ho conosciuto persone meravigliose, ho scoperto persone che non valgono il mio tempo, ho scoperto la gioia di vivere, ho scoperto quali sono, per me, i veri valori e cos'è, per me, la felicità. E continuerò a vivere godendo di quegli attimi di felicità immensa che Dio mi pone innanzi.


La vità è meravigliosa, ogni giorno!

Come canta Branduardi:

No, non perdiamolo il tempo ragazzi 
Non è poi tanto quanto pensate
Dopo l'inverno arriva l'estate
E di domani nessuno lo sa.
Camminano le ore
Non si fermano i minuti
Se ne va
è la vita che se va
Se ne va
Dura solo il tempo di un gioco
Se ne va
Non sprecatela in sogni da poco
Se ne va
Di domani nessuno lo sa.
Non si fermano i minuti
Dopo domenica è lunedì.

 


Comments

  1. Che bella fotografia, rende perfettamente il contenuto del tuo scritto!
    Che dire? No, di certo non hai sprecato il tuo tempo, anche se quanta sofferenza: tua, della tua famiglia e di tutti quelli che ti circondano, che a occhio sono tanti.
    Un attimo fa sfogliavo sgomenta l'agenda di papà dell'anno scorso: brani dalla Divina Commedia - ovviamente memorizzati -, frasi in inglese, fiabe latine, perfino canzoni in tedesco, relazioni sulle temperature nella Terra, grafici sui raggi del sole... Ho pensato che tutto questo papà l'ha fatto, lo fa, per restare vivo e vigile e mi sono chiesta quanta forza risieda nel desiderio di esserci, nell'attaccamento alla bellezza, nell'amore spasmodico per la vita. Da chi avrai preso...?!

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  2. Irene ha già detto tutto. Non ho mai pensato, nelle ultime ore, dopo aver saputo, che tu avessi sprecato il tuo tempo. Sicuramente il tuo fisico ne ha risentito ma non la tua mente, il tuo cuore. Eh già, adesso sappiamo da chi hai preso, grande sorellina!

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