Sorellanza

 Da quando è cominciata questa avventura nel mondo del cancro, tante, tantissime volte ho sentito il forte bisogno di parlare con mia madre, di ricevere i suoi incoraggiamenti, i suoi abbracci. 

Gli abbracci che tanto amo. Ricordo che quando ero ragazzina, ogni tanto le chiedevo un abbraccio. In quell'abbraccio c'erano tante cose, tante parole non dette.

E mi mancano tremendamente quegli abbracci, ora che ne avrei tanto bisogno.

Mi rendo conto, ora che è ripartita, che mia sorella è stata proprio quella "madre" che tanto mi manca. Con lei qui ricevevo quelle attenzioni, quelle premure, quelle cure che una madre sa infondere. E ora mi manca tanto. 

Quando ho affrontato la chemio, non sapevo veramente a cosa andavo incontro. Non sapevo nulla di cancro e delle cure. Sono stata catturata nel vortice di parole nuove, di visite, analisi, test... E non capivo davvero cosa stavo affrontando. Non ho volutamente fare alcuna ricerca su internet finché non avrei avuto le idee più chiare. 


Ero sconvolta, ignorante, una bambina persa in un bosco e non avevo più nemmeno mia mamma a cui aggrapparmi (senza nulla togliere a mio marito, ma una madre è diversa).

Ora, a pochi giorni dalla radioterapia, sono agitatissima. Ora so a cosa vado incontro. Ora so dove leggere, dove cercare e chi ascoltare. Sono terrorizzata e non ho mia mamma e mia sorella è andata via. Forse, sapendolo prima, le avrei chiesto di venire per quella data. 

E niente, devo farmi andar bene il ricordo dei suoi massaggi, delle sue cure quando era qui. E devo farmi forza per affrontare la radio. Spero di esserne all'altezza, di non deludere me stessa e il mio team di supporto, quello vicino e quello lontano.

GRAZIE!

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