Aggiornamenti

 E' da un po' che non vi aggiorno, ma sono stata talmente male che stare seduta a scrivere e, soprattutto, a pensare, era uno sforzo eccessivo.

Il 22 Giugno ho fatto la chemio #3. Mi avevano detto che con l'andare del tempo il corpo si adatta e gli effetti collaterali si affievoliscono un po'. Ma è anche vero che ogni soggetto reagisce in modo diverso. E questo è stato il mio caso. 

Chemio #3 è stata, spero, la peggiore in assoluto.

Tutto è andato benino fino al giorno n.4 (il giorno n.0 è quello della chemio, quindi il 4 per me è il lunedì).

Ho cominciato ad avere forti nausee e ad essere stanchissima tanto da non riuscire a star sveglia. Fortunatamente la mia collega, grazie anche ad una giornata lenta, ha detto che se la cavava da sola e me ne sono andata a casa prima. Sono arrivata a casa a mezzogiorno e me ne sono andata a letto. 

Da lì è stato un lento declino. 

Avevo fame, ma qualsiasi cosa mi infastidiva, anche la mia stessa saliva che preferivo sputare piuttosto che deglutirla. Mio marito mi preparava patate lesse, pasta in bianco, minestrine. Mi piacevano ma dopo due bocconi ero troppo stanca e me ne tornavo a letto. Dormivo una media di 18 ore al giorno. Sdraiata era la sola posizione in cui lo stomaco non mi infastidiva.

Anche l'acqua mi faceva schifo. Il latte e caffè non ne parliamo. A colazione riuscivo a mangiare una fetta di pane tostato con un velo di marmellata di fragole e per mandar giù le medicine, bevevo del succo di limone con lo zucchero. Poi basta!

Finché una sera ho vomitato tutto.

A quel punto ho deciso di chiamare il reparto e di spiegare la situazione. Il mattino dopo mio marito mi ha accompagnata in ospedale dove mi hanno fatto flebo di salina, anti-nausea, anti-reflusso, e steroidi. E poi mi sono beccata la tirata d'orecchie dell'oncologo (per voce dell'assistente) perché se loro non sanno che io sto male, loro non possono curarmi. Non devo aspettare di arrivare a quel punto, ma devo chiamare prima.

Vi giuro, ho imparato la lezione. Quando ero lì sdraiata, nei rari momenti in cui riuscivo a stare sveglia e a pensare, avevo davvero paura. Non riuscire a bere, più che non mangiare, è orribile. Ho perso 5kg in quei 4 giorni di digiuno. Fortunatamente non li ho ripresi tutti!!! 

Dopo le flebo, pian pianino mi sono ripresa, ma ci sono voluti diversi giorni. Non è stata una ripresa immediata. Ero sempre tanto stanca, mangiavo comunque poco, e la cosa fastidiosa era il reflusso. In ospedale poi mi hanno consigliato di bere il gatorade e infatti mi ha aiutato molto perché l'acqua ancora non riuscivo a berla. 

Finalmente dopo 12/13 giorni, ho cominciato a riprendere le forze e sono tornata a nuotare... che fatica!

Quindi, potete immaginare con quale spirito ieri mi sono recata in ospedale per la chemio #4...

NON VOGLIO CHE SI RIPETA!

Mi sono fatta una lunga chiacchierata con l'assistente dell'oncologo e poi con l'oncologo stesso e abbiamo fatto questo piano: siccome non voglio diminuire la dose del farmaco chemioterapico, ho fatto la chemio normale, e poi lunedì pomeriggio torno là per fare le flebo di salina, anti-nausea, ecc, come forma preventiva anziché aspettare di star male!

Se funziona, siamo tutti contenti. Se non basta, diminuiremo la dose della chemio. Che comunque, come mi ha dettagliatamente spiegato l'oncologo, non ne diminuisce l'efficacia.

Incrociamo le dita che non si ripeta questa brutta esperienza.