La Brutalità della Chemio

Mamma mia! Un mese che non scrivo. Ecco perché mia sorella era preoccupata 😄😄😄

Semplicemente non sapevo dare voce ai miei pensieri, non sapevo tradurli in parole. Ma sto bene, per quanto possa stare bene.


Queste parole rendono perfettamente l'idea della situazione attuale. Sono passati cinque mesi dall'ultima chemio, eppure gli effetti collaterali stanno ancora comparendo. Sono giunta a questa conclusione (non è una conclusione, ma non trovo la parola giusta!): quelli della chemio non sono effetti collaterali nel vero senso della parola, si tratta più che altro di accentuazione di problematiche pre-esistenti.

Mi spiego meglio.

Quando avevo vent'anni ho cominciato ad avere problemi alla schiena. Già allora feci delle fisioterapie e delle infiltrazioni.
Le ginocchia sono sempre state un po' malandate. 
Da mio padre ho ereditato le gengive che si ritirano.
Ho sempre avuto la pelle un po' delicata.
Credo di aver sempre avuto qualche problema con i latticini, ma non l'ho mai voluto ammettere perché amo troppo il latte e il formaggio.

Ora tutti questi problemi si stanno accentuando. La schiena che mi costringe spesso a sedermi o, ancora megli, a sdraiarmi. Le ginocchia che sembrano quelle di una vecchia novantenne. Le gengive che si stanno ritirando a gran velocità. La pelle, soprattutto quella delle mani, che mi si spacca, e anche le unghie. E ora bevo latte vegetale la mattina. 

Insomma, là dove ci sono delle debolezze, delle imperfezioni in questo corpo quasi perfetto, la chemio ha colpito più duramente che altrove.

Voi che non sapete, voi che, per fortuna non avete mai avuto modo di provare in prima persona cosa significa fare la chemio, quando vi capita di incontrare una persona che ha fatto o sta facendo la chemio, fatemi un favore: ABBRACCIATELA!

Una persona che affronta la chemio e che comunque trova da qualche parte la forza e il coraggio di alzarsi la mattina e uscire di casa, deve avere tutta l'ammirazione possibile. Quando sento di donne che fanno la chemio e hanno anche bambini piccoli, ecco, per quelle donne ho tanta ammirazione. Io non ce la potrei fare. Oddio, credo che troverei la forza, ma mi ritengo fortunata perché i miei figli sono grandi e non devono essere accuditi o scarrozzati a destra e a manca. Anzi, se possono i miei figli mi aiutano anche.


Comments

  1. Renatina, non so che dire.
    Vorrei abbracciarti, questo sì. E dirti che non vedo l'ora che questi cacchio di effetti collaterali ti lascino in pace, che il corpo ritorni ad essere un problema secondario.
    Mi sento in colpa, perché tutto quello che ci sembra importante in realtà non lo è: gli impegni, la stanchezza, un vicino antipatico, un appuntamento che è saltato... tutte cazzate, passiamo la vita a preoccuparci per cose che non hanno importanza.
    Ti voglio bene, ti penso.

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    1. Intanto ci abbracceremo presto, fra un mese esatto! Non so se e quando gli effetti collaterali spariranno, ma so che sono forte e forse un giorno non ci farò più caso. Ma va bene, adoro le "banalità" della vita quotidiana, sono quelle che mi tengono ancorata al terreno e a voi!

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  2. Ho amiche e conoscenze che hanno passato (e stanno passando) per la chemio e le abbraccio, se posso - ovvero se non ho raffreddori o simili facezie che, però, sarebbero pericolose per loro. E abbracciando loro immagino di star abbracciando anche te.
    Ti lovvo, amica mia, davvero tantissimo!

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