Arrediamola questa pancia

Sessione faticosa quella di oggi di Expressive Writing . Sono incontri via zoom in cui Tom, il moderatore, ci presenta delle parole, delle poesie, delle immagini, e noi cerchiamo di esprimere le emozioni che ci scaturiscono. Le partecipanti sono tutte donne con cancro al seno.

Siamo partiti con I want, Voglio. Notare: non VORREI, ma VOGLIO. 

La prima cosa che mi è venuta in mente è stata:

Voglio abbracciare le mie sorelle

A seguire c'erano:

Voglio vivere più a lungo possibile e nel migliore dei modi;
aiutare;
Voglio piangere;
Voglio smettere di avere dolori;
Voglio avere tante lune piene, tanti tramonti, tante stelle ancora da contare.

Poi ci ha presentato una poesia:

Things to Do in the Belly of the Whale

by Dan Albergotti

Measure the walls. Count the ribs. Notch the long days.
Look up for blue sky through the spout. Make small fires
with the broken hulls of fishing boats. Practice smoke signals.
Call old friends, and listen for echoes of distant voices.
Organize your calendar. Dream of the beach. Look each way
for the dim glow of light. Work on your reports. Review
each of your life’s ten million choices. Endure moments
of self-loathing. Find the evidence of those before you.
Destroy it. Try to be very quiet, and listen for the sound
of gears and moving water. Listen for the sound of your heart.
Be thankful that you are here, swallowed with all hope,
where you can rest and wait. Be nostalgic. Think of all
the things you did and could have done. Remember
treading water in the center of the still night sea, your toes
pointing again and again down, down into the black depths.

Non sto a tradurlo, ma spiego il concetto.

Si dice "essere nella pancia della balena" quando ci si trova in una situazione spiacevole, sgradevole, scomoda, di disagio, viscida.

Eccomi qui, io Jonah, e questa balena mi ha inghiottita tutta intera, me, la mia famiglia, i miei sogni, i miei progetti per un futuro lontano. 

Ma ci sono dentro tutta. E ora devo fare luce qui dentro.

Come ci sono arrivata non importa. Quello che a questo punto importa è cosa faccio. Resto ferma? Aspetto? E che cosa aspetto? 

Io non ho alternativa, a meno ché la scienza non trovi una soluzione. Ma di certo non sto ferma ad aspettare che questa balena decida di sputarmi fuori, dalla bocca o dal culo poco importa. 

Devo fare qualcosa nel frattempo. Potrei riorganizzare il mio calendario, chiamare un vecchio amico, sognare di essere su una spiaggia. Tutte cose che ho fatto e sto facendo.

Quello che devo ancora imparare a fare è ascoltare il battito del mio cuore, ascoltarMI, ascoltare l'eco delle voci intorno a me, imparare a fare segnali di fumo, forse per chiedere aiuto (ma davvero non saprei per cosa chiedere aiuto).

Di sicuro sto trovando un senso di gratitudine che, credetemi, non è facile trovare. Ma sto navigando a vista in un territorio ancora nuovo. Sto cercando di trovare arredare questa enorme pancia, di trovare la mia ragione di vita dentro a questa balena. 

La troverò. Troverò il modo per aiutare qualcuno con le mie parole, con la mia storia, con la mia forza. Insieme ci si sentirebbe un po' meno soli e spaesati in questa enorme pancia.

 

Comments

  1. Con tutti gli incontri che fai, direi che tu stai aiutando tante persone; e stai aiutando anche noi a capirti. Purtroppo siamo noi che vorremmo aiutarti ma non abbiamo idea di come fare. Più che amarti non sappiamo cosa fare, e ti AMIAMO!! Ne ho fatta la mia firma :)
    Ti lovvo, amica mia!

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  2. Be', se a me chiedessero che cosa voglio... Voglio vederti serena, soprattutto voglio sapere che non hai più dolori da scacciare.

    P.S. E abbracciarti, ça va sans dire

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  3. Abbracciarci? mancano pochi giorni e il primo desiderio è esaudito, un passo per volta e anche tutto il resto arriverà. Hai tanto amore intorno a te, non una balena e tanto meno le budella di una pancia, ma AMORE. A presto, piccola mia

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