QUINTO ROUND - FATTO

 Si, sono una guerriera, ma questa guerra mi sta indebolendo, stordendo.

Comincio il giorno prima della terapia con un leggero stato d'ansia. Poi durante la terapia e subito dopo, per tutto il giorno, sono totalmente impotente, mentalmente e fisicamente. Sono talmente debole che anche percorrere il corridoio che mi porta all'uscita, mi sembra una missione impossibile.

Combattere contro un nemico invisibile, mi pare già una sfida, ma sapere che per combatterlo devo anche uccidere i soldati buoni, mi pare un'assurdità. 

San Giorgio che combatte contro i draghi

Mentre son lì che guardo l'infermiera agganciare la busta della medicina con su scritto in grande con una striscia gialla per farlo vedere, RADIOACTIVE, fa un po' paura. E nonostante le persone intorno a me, e anche quelle lontane, mi siano di enorme supporto, in quel momento ci si sente terribilmente soli e impotenti. Lo stordimento del benadryl è sicuramente un bene, aiuta a non pensarci troppo.


Ogni mattina, al risveglio, faccio un dettagliato checkup del mio corpo perché so che il giorno della terapia sia l'oncologo che l'infermiera, mi faranno una lunga serie di domande per tenere traccia dei miei sintomi, e se qualcosa non va come dovrebbe, fermano tutto.

La testa, il cuoio capelluto, gli occhi, il naso (a volte sanguina ma da quando ho fatto la pausa ha smesso), la bocca (con la lingua la esamino in ogni angolo per vedere se ci sono ferite), la gola (la mattina spesso ho male a deglutire, ma mai il giorno successivo alla chemio), il seno, il cuore (va tenuto sotto controllo), i polmoni (respiro bene?), il fegato, l'intestino, i polpastrelli, le mani, i piedi. Vogliono sapere tutto. E ho imparato ad ascoltare il mio corpo e ad essere in sintonia con lui. Forse l'avessi fatto prima... vabbe', non lo saprò mai.

Tutto sommato sto bene, combatto, vado in piscina e cerco di fare quello che posso riposando spesso. Faccio quelli che chiamano i power-nap, 10-15 minuti e riparto! Il mio corpo sta lavorando a pieno ritmo per riparare i danni della chemio e del cancro. E io devo riposare per farlo lavorare meglio, ma devo anche mantenermi attiva. E il nuoto è un ottimo strumento. Ma le piccole magagne ci sono, cerco solo di non lamentarmi troppo perché non mi è mai piaciuto lamentarmi, non mi sono mai piaciute le persone che si lamentano sempre.

E ora vado a nuotare! 

Baci.

Comments

  1. Accidenti Renata!
    Ogni volta che ti dico di tenere duro mi sento egoista, perché in fondo è per me che te lo chiedo, è per non soffrire che ne ho bisogno: come vedi, hai una bella schiera di persone che dipendono da te, ma non so se questo ti piace.
    Se ci penso bene, l'amore in sé è una forma di egoismo, ma non possiamo fare altro che ammetterlo e accettarlo.
    Abbiamo bisogno di te, è questa la realtà.
    Perciò, tieni duro!
    Bacio grosso
    Irene

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    1. Mah, forse invece mi spinge ad andare avanti sapere che c'è chi ha bisogno di me. Grazie, le tue parole sono preziose!

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  2. Quanto vorrei essere più vicina; sei sempre in cima ai miei pensieri ma non posso fare altro che pensarti (e finire la richiesta ;) ma ci sono quasi).
    Un grande abbraccio, amica mia, ti lovvo!

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  3. Il tuo corpo sta combattendo, ha bisogno di riposo... ma anche la psiche sta affrontando un periodaccio, quindi vanno benissimo le "lamentele"! Butta fuori tutto, noi siamo qui per sostenerti ❤️

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