Come funzionano le terapie?

 Vi ho mai raccontato come funzionano effettivamente le mie sedute?

Innanzitutto faccio una rapida spiegazione di come funziona la porta IV

Si tratta di un apparato sottocutaneo connesso ad un catetere che va direttamente nella vena. Attraverso questo apparato, la chemio viene mandata direttamente nella vena senza dover bucare ogni volta la vena, ma solo con un piccolo buco sulla pelle.


Ogni settimana, il martedì, mi reco all’Infusion Center dell’ospedale all’orario stabilito e faccio il check-in e mi danno un braccialetto col mio nome, la data di nascita e un QR code. Quando l'infermiera viene a chiamarmi le consegno il braccialetto ed entro nella sala. Lungo la parete alla mia sinistra ci sono le finestre e sotto le finestre ci sono le poltrone. Non le ho mai contate ma credo siano 10 o 15. Sono tutte poltrone reclinabili con due tavolini attaccati che si possono tirar su o giù a piacere. Ogni poltrona può essere isolata con delle tende se il paziente lo desidera. 

Quando mi sono accomodata, l’infermiera prende il computer posto su un carrello, e scansiona il QR code. Mi chiede, per conferma, il mio nome e la data di nascita, quindi procede ad attivarmi la porta IV, qui si chiama flushing: mi bucano la pelle con un ago speciale fatto apposta per questo tipo di porta collegato ad un tubicino (vedi foto sotto). Attraverso questo tubicino per prima cosa iniettano una soluzione, credo sia soluzione salina, per pulire il canale e prevenire la formazione di coaguli. Dopodiché da qui prelevano del sangue per le analisi. Una prima dose di sangue viene scartata perché, appunto, conterrà la soluzione iniettata. 


Una volta terminato il prelievo del sangue, bloccano l’ago con un cerotto e mettono un tappo al tubicino lasciandolo a disposizione per la chemio.

Quindi, fatto il prelievo del sangue, aspetto. Ci sono giorni in cui ho la visita con l’oncologo per fare il punto della situazione e controllare gli effetti collaterali. Altri giorni invece ho solo prelievo e chemio.

Gli esiti delle analisi arrivano in meno di 15 minuti direttamente sulla app che ho sul telefono. In base agli esiti il dottore invia al farmacista la posologia per il mio cocktail di chemio, il farmacista lo prepara e lo manda all’Infusion Center dove io sto aspettando.

Quando arrivano i farmaci, l'infermiera scansiona il QR code per controllare che siano quelli giusti e poi, con il supporto di un'altra infermiera, fanno il controllo incrociato che sia tutto giusto.

Per tutta la durata della terapia, a volte ho solo una medicina e dura circa 1 ora, ma a volte ne ho tre, le infermiere mi chiedono se mi serve da bere, o da mangiare, o se mi serve un cuscino o una coperta (la coperta è sempre calda!). Sono tutte meravigliose e un giorno ho portato dei pasticcini per ringraziarle. 

19 Aprile 2022 – Prima seduta di chemio, avevo ancora I capelli

Non so se si capisce dalla foto, praticamente funziona così: all’asta della flebo appendono la chemio e altre medicine. Il tubo connesso alla sacca passa attraverso quel macchinario che regola la velocità del flusso. Il tubo esce poi da sotto il macchinario e viene collegato al tubicino che è collegato alla mia porta sottocutanea. Quando la medicina è finita, il macchinario suona. 

Terminata la terapia, prima di chiudere la porta IV, iniettano delle soluzioni per pulire da eventuali residui e per prevenire la formazione di coaguli. Quindi estraggono l’ago e mettono un cerotto. 

Il tutto è praticamente indolore. Be’, a parte la chemio e i farmaci che mi danno che mi rincoglioniscono!

Durante ogni seduta, passa anche a trovarmi l’assistente sociale che mi chiede se ho bisogno d’aiuto con il trasporto e se a casa va tutto bene. 


Comments

  1. Tutto interessante, ma non mi capacito che tu non abbia ancora contato le poltrone!!! Ecchecacchio le cose si contano. La prossima volta esigo il numero di poltrone e nello specifico quante sono occupate mentre ci sei tu. Ordine perdio!!! 🙄😜
    Ti abbraccio forte Renée🤗🤗🤗

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  2. Interessante. Incredibile. Mi piacerebbe sapere come funzionava 10-15 anni fa, non tantissimo ma sicuramente molto meno rapido e tecnologico.
    Un abbraccio, un bacio e alla prossima

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    1. e soprattutto la porta IV non era sottocutanea ma era un tubicino esterno che dovevi tenere pulitissimo (di certo non potevi andare in piscina!)

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  3. Incredibili i progressi che ha fatto la medicina!
    Una volta finita la tua terapia, secondo me dovresti far leggere il tuo blog a qualcuno in ospedale: credo che non sarebbe male farne una pubblicazione per i pazienti. Immagino che conoscere quello che ti succede e ti accadrà tolga un po' di paura e dia una utile sensazione di controllo.
    Ti voglio bene.
    Irene

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  4. Com'è diverso da quello che succede(va) qui pochi anni fa...
    Forza Renata!!! ❤

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    1. Questo tipo di terapia evolve molto rapidamente. E' probabile sia cambiato tutto anche lì.

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